martedì 24 aprile 2007

E non ci basta mai!

Non bastava. E no che non bastava non bastava. La pubblicità delle gomme da masticare col tipo che in motoretta inghiotte un piccione era troppo poco. Ci voleva anche lo scoiattolo. Io non vorrei parlare di certe cose però mi ci tirano per i capelli. Non posso proprio sottrarmi. La mia lingua non può che battere dove il dente duole. Allora. Da qualche giorno la tv ci scodella un nuovo gioiello pubblicitario. Un nuovissimo spot a cartone animato, di una nota marca di gomme da masticare, in cui il protagonista, un delizioso scoiattolo, per sedare un incendio, scoreggia. Il bosco prende fuoco, fiamme ovunque, gli animali non sanno cosa fare, panico e disperazione, quando ad un tratto uno scoiattolo meraviglioso, l'erede moderno di Cip e Ciop, si mette in bocca una gomma da masticare poi alza la coda e prannnn!! Spegne l'incendio congelando il bosco. Brina il bosco in fiamme, scusatemi la cruditè, con un petardone. Salva il bosco con una puzzetta. Permettetemi di insistere ma voglio che ci si renda ben bene conto. Ora. Alcune considerazioni.La prima. Logica. Posso io accostare un peto all'estinguersi di un incendio? Per logica no. Tutti sanno che la fisiologica puzzetta è una minuscola scarica di gas. I maschi betè passano l'adolescenza ad accendersi il didietro dei jeans con l'accendino. Se per assurdo un pompiere provasse a mettere in pratica questo sistema prenderebbe fuoco come un brichet. Le puzzette sono infiammabili, questo è certo, non c'è gusto alla menta che le possa far diventare ignifughe. In più, per fugare ogni dubbio, sto benedetto scoiattolo com'è naturale che sia, la gomma alla menta la mastica con la bocca, non la introduce derrier come una supposta. Quindi non ci siamo. Poi: secondo. Parliamo dei pubblicitari. Di tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione dello spot. Io ne ho fatta di pubblicità e so che cura, che attenzione, che minuzia, quanti vagli, quanti esami deve passare un'idea pubblicitaria per essere realizzata… è un lavoro di circa due mesi almeno. Bene. In questo caso per due mesi circa dieci o venti persone, ideatori, copy, disegnatori, sonorizzatori, e soprattutto clienti sono stati a discutere di un… peto! Di quanto doveva essere lungo! Di che rumore doveva fare, di quanto si doveva alzare la coda dello scoiattolo e di che faccia doveva fare durante l’ «a solo». Io già me li vedo i copy dell' agenzia. Per convincere il cliente devono avergli detto: «Guardi, mi creda signor cliente, l'idea dello scoiattolo che scoreggia è vincente. Di gran lunga superiore all'idea della giraffa che rutta. La puzzetta è l'ideale, per la gomma da masticare». Poi il disegnatore si sarà spaccato la testa a pensare che faccia doveva fare uno scoiattolo che spetarda. E infine il sonorizzatore avrà chiamato il cliente per dirgli: «Venga! Venga a sentire, dottore!! Senta il rumore se va bene? Pronnnnn!!» Troppo corta, avrà detto il cliente. Falla più lunga. «Trann!!» «Così va bene?» Non mi convince ancora. Forse a tre tempi è meglio. «Tran traaan traaaannn ». Perfetta. Giusta così. Stampala.

Luciana Littizzetto

Nessun commento: